21.11.08

Venerdì

In cui ho gli occhi lucidi per le parole affettuose che tutti mi dicono.
Dal mio capo alle mie ragazze a.
Accipicchia.
Allora faccio finta di niente e ordino al telefono a Cazzamali la carne per il prossimo mese, che domani - cantando a squarciagola i Jonas Brothers - andrò a prendere a Romanengo in macchina con i fagotti.
Lui una delizia, mentre mi spiega tutto, "Signora Santoro, e del fegato, posso permettermi di suggerirglielo? Glielo preparo nei nostri fagottini di retina di maiale, salsiccia uova e pane grattugiato, con sale e pepe" mentre racconta cosa gli ha cucinato ieri sera sua moglie, Giotto al sugo di pomodoro, "doveva sentirli".
Con una passione che davvero mi colpisce, ogni volta di più.
"Si ricordi la scatola e il ghiaccio, eh, che se no gliela faccio pagare".
E io rido pensando alla mia casa piccina e all'ingresso in cui da settimane ormai troneggia la scatola bianca di Cazzamali, piazzata lì, per l'appuntamento mensile.
E' così: non sono capace di non mettere radici.
Sono un'erba infestante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella Petulia tutto il venerdì fino a sono un'erba..
Infestante al massimo come l'erba di vento, che ha molte virtù ed è pure rinfrescante.
Baci
m.ang

elena petulia ha detto...

Cara maria angela! mi piace sempre leggerti. Credimi: sono infestantissima. che poi il bambù vada di moda è un altro paio di maniche:-P