Lo dice Lalla Romano e lo credo anche io. In questa domenica in casa, tra le voci garrule dei fagotti che hanno sempre qualcosa da raccontarsi, Kafka sulla spiaggia si e' nascosto all'ombra e Il pane di ieri di Enzo Bianchi si e' chiamato fuori dalla pila di libri del comodino, piccolo com'e' per raccontarmi la storia che avevo bisogno di ascoltare. Non avessi i fagotti, partirei per raggiungerlo. Magari senza tornare. Con l'upbdm, s'intende che oggi mi scrive: impariamo a fare il pane.
2 commenti:
^__^ Petulai cara..oggi sono sincrona con te..Il pane di ieri si é imposto sugli altri proprio nel giorno in cui L. mi ricordava che il pane deve essere sempre fresco...
Sorrido, phoebe. La cosa bella della vita e' che ci sofistichiamo invano, perche' poi quello che vogliamo tutti quanti e' stare in una casa con una cucina con una donna, con un uomo seduto a tavola e dei bambini intorno e il pane appena sfornato... Abbracci.
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