14.2.09

LMVDM

Ho anche pianto, alla fine del fumetto, romanzo, graphic novel come si chiama. Dei buoni, dice Gipi, non si parla mai, eppure ci sono. Ci sono sempre. E questa frase, insieme a quella dei secondi a un passo dal treno, che conviene spostarsi, per riderci sopra poi, sono meravigliose.
E io sono certa che abbia ragione il mio venditore di pensieri. Che se da piccolo non ti hanno costruito un recinto al tuo giardino, da grande e' quasi impossibile riuscire a vederlo, e a vedere che manca e a farlo.
Ed e' dei buoni che voglio parlare. Come il negoziante del mio negozietto sotto casa, Izzy, che ha sostituito l'esselunga nelle miei spese settimanali, che oggi ha accompagnato me e i 30 litri di acqua per Olmo fino a casa.

1 commento:

Damiano Zerneri ha detto...

Grande Gipi.
A suo tempo seguii le fasi di lavorazione di questo fumetto (definiamole così) sul blog dell'autore.
Si vedeva già lì, dal buco della serratura, che quagliava bene questa cosa. E infatti...
Ormai anche qui da noi son tempi maturi per la "complessità" narrativa di certa graphic novel. Finalmente. Sono, a modo loro, buone notizie.

(io, snobbone dercazzo finanche a livello inconscio, mi son dimenticato di mettere LMVDM dentro anobia, per dire)