28.12.12

Al traguardo

Che quasi ci siamo.
Se quest'anno mi ha insegnato tanto, (non) immagino cosa potrà fare il prossimo.
Quest'anno ho fatto entrare dentro di me cose delle quali l'upbdm avrebbe fatto volentieri a meno. Ma il suo starmi vicino comunque è uno dei suoi dobloni d'oro.
Il mio augurio/promessa per l'anno prossimo, per me e tutti quanti inciampano o non inciampano in questa pagina, è di chiudere gli occhi ogni sera nel letto, felici di avere imparato qualcosa.
Piccola, grande, bella o non bella, ma utile.
Solo questo ha senso. Fare crescere quella pianta che siamo, che sono e cercare di restituire intorno l'ossigeno che ci nutre.
Amen laici a seguire.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo sia un augurio da conservare con cura questo. Lo unisco al mio. "Restituire ossigeno" è un po' come respirare al contrario: rendere sorprendentemente diverso l'automatismo vitale del corpo. Come dare un senso tutto nuovo e straordinario alla quotidianità.
Ti prometto che ci provo anche io, Elena. E se ho qualche titubanza, torno qui a leggerti e a illuminarmi un po'.

elena petulia ha detto...

Non lo e' da meno il tuo. Tutti gli abbracci, davvero.