5.9.13

Stagioni

Torno a casa tardissimo dopo una giornata di infinite riunioni. Salgo sulla vespa alle otto meno in quarto schiumante di pensieri. Una foglia cade e mi fa il solletico, il crepuscolo incalza, le narici si dilatano e pescano terra umida.
Freno con i freni, freno tutto: deborda dentro di me la f-e-l-i-c-i-t-a' delle abitudini che ritornano  uguali. Scuola, fagotti, vini rossi, luci accese e caloriferi, notti calde nel naufragar m'e' dolce in questo letto d'ulisse con le lenzuola invernali, protezione.
Come non riconoscere ancora una volta il regalo di questi anni della mia vita.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace l'alternarsi delle stagioni (e qui in campagna me lo godo ancora di più grazie ai colori di alberi e prati).
Verso fine agosto inizio a sentire l'esigenza di temperature più basse, del vedere arrivare prima il buio. E poi leggere al caldo di una copertina, il pigiama lungo, il the caldo, i vari corsi che riprendono, i quaderni nuovi dei bambini...
Dan(iela)
ps: Oggi ero di turno nella biblioteca del paesello e mancava prorpio il libro "Stagioni" di Rigoni Stern, mi ha fatto sorridere leggere il titolo del tuo post :)

elena petulia ha detto...

che bellezza, daniela: ti aspetto non appena ripassi da Milano

Free.ends ha detto...

Luci che si accendono presto, visione di presepe urbano, la casa e la cena che ci riuniscono famiglia. Una calda coperta di emozioni di mamma e nel cuore di figlia. Bello leggere che quest' aria fresca di quasi autunno inebria teneramente anche altre anime! Condivido contenta. La Vichi.