Sabato sia io che il cucciolo ne abbiamo fatto uno. O meglio, io sono rimasta indietro e lui è andato.
A me che dico: fantastico, siamo soli noi tre, come ai vecchi tempi, andiamo al giapponese?, lui non ha del tutto il coraggio di rispondermi che preferisce uscire a cena con i suoi amici.
Glielo richiedo tre volte. Voglio che trovi il coraggio, anche lui, per questo gigantesco (visto da qui) passo.
So che è giusto così, anche se dentro di me tutto dice di no.
Mi passo un pomeriggio arrotolata nel mio lutto, per questa separazione che si attacca all'ombelico.
Poi la sera, la vita regala una cena perfetta con Bianca, un'altra Bianca. Lei e io, due adulte. Quell'incontro che avevo sognato qualche anno fa, vedendo un padre e un figlio adulto a pranzo insieme all'enoteca Monti. E' arrivato.