17.11.07

Futuro prossimo

Osservo olmo cercare su Google earth la casa di Porto Cesareo e mostrarla ai nonni allibiti. Il nonno dice "più avanti. Ecco, più indietro". Dopo avere rivisto oggi pomeriggio Una verità scomoda di Al Gore mi chiedo. Cosa faranno vedere a me i miei nipoti. Che mi emozionerà così. Così da dire non posso crederci.
Insomma. Non vedo l'ora.
Sent from my BlackBerry® wireless device

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualunque cosa ti faranno vedere i tuoi nipoti ti emozionerà, così come un verso di una poesia emoziona sempre:
"Dolce e chiara è la notte e senza vento"

RIP

elena petulia ha detto...

Oh, RIPellino, grazie.
L'incipit della sera del dì di festa per me fa coppia fissa con Deduke men a selanna/kai Pleiades o mesai
de nuktes,/ para d'erket' ora./
Ego de mona kazeudo.
Il tempo, che passa, la terra che gira e lo stare immobili, sospesi, tra la veglia e il sonno. Conosco bene.
Grazie, ancora.

Damiano Zerneri ha detto...

Più volte m'è capitato di rimanere sbalordito dalla difficoltà dei miei genitori nel comprendere di cose della tecnologia che a quelli della nostra generazione sembrano banali: funzionamento di telefonini, videoregistratori, cordless, lettori dvd, decoder. Spiegavo per filo e per segno: per programmare devi fare così, per mandare i messaggi cosà eccetera, ma vedevo che era come se parlassi arabo.
E non sono affatto stupidi questi miei interlocutori. Per dire, mia madre fa funzionare la lavatrice "in tutte le sue funzioni" e poi non riesce a mandare un sms. Chissà perché. E' più difficile la prima cosa che la seconda.
Può esserci dietro una questione antropologicamente interessante. Ma soprattutto: saremo così anche noi? Dovremo fronteggiare, in vecchiaia, tecnologie insormontabili per il nostra stanco e senile cervello? Sembrerebbe impossibile, guardandola da qui, eppure...
Me lo sono chiesto spesso.

elena petulia ha detto...

Sarebbe bello. Essere un po' rimbambiti e non avere più voglia di fare e sapere tutto, ma essere felici del fatto che è la nostra famiglia a prendersi cura di noi, guardandoci con affetto e testa che ci guarda sconsolata...
Sì lo so, il mio unico futuro è saltare la vita, arrivare in fondo:-)

Damiano Zerneri ha detto...

Guarda, se è vero che da vecchi si diventa rimbambiti, allora io mi candido fin da ora al titolo di "Principe de' rincoglioniti", con tanto di corona di marron glacé (di Galli eh) e scettro di pane con le olive :-)
No perchè, conoscendomi, son sicuro che non avrò avversari.

Anonimo ha detto...

no, dico, ma si fa a gara a chi sarà più rincoglionito? perché io sono già abbastanza rinco adesso, che c'ho solo quarant'anni, non oso immaginare tra venti...

G.

elena petulia ha detto...

Non vedo l'ora, di avere l'abili per essere finalmente me stessa:-PP
essantocielo, lavorare una vita, prontuari di cose intelligenti, sentirsi inadeguata ad ogni passo falso e dopo invece tuto lecito, tutto atteso, tutto con paracadute.
Certo la beffa sarebbe non arrivarci.
Mi mangio due marroni di Galli, per scaramanzia. Celestiali.

Damiano Zerneri ha detto...

> perché io sono già abbastanza
> rinco adesso

(tra quarantenni)
No guardi, mi permetta d'insistere: di qualsiasi cosa si tratti, io posso fare peggio :-)

> Certo la beffa sarebbe non
> arrivarci.

argh. Famme toccà. San Luigi Gonzaga, abbi un occhio di riguardo per il presente quarantenne riconglionito in nuce!

elena petulia ha detto...

Che buffo. Ieri sera mi sono accorta che il libro che sto leggendo è La luna è tramontata di Steinbeck.
Esattamente deduke men a selanna di Saffo (Moon is down, originale).

Anonimo ha detto...

"O coronata di viole divina dolceridente Saffo"

RIP

Anonimo ha detto...

qui c'è scritto:" lascia un tuo commento..."Anzi "il Tuo" commento....caspiterina!!! ma qui siete troppo colti...mi sento sempre inadeguata...ho timore...e che scrivo?