Ecco qui.
Ma molto meglio il ritocco di Lucien Freud. La sua tela è magnetica. Non riesco a smettere di guardarla.
E anche Bertinotti, cosa vi avevo detto. Anni che lo dico. Ma me lo diceva anche la sua maestra: primino della classe, sempre con lo sbianchetto in mano, a disturbare il corso della lezione non in modo sano, come fanno gli altri bambini tirando gomme ai compagni. Sempre giudicante, sempre con le sue rettifichine. Proponeva progetti, la classe lo seguiva e lui dall'interno minava anche quelli. Il guaio è che non ha mai capito il valore della parola contraddittorio. Si ferma al contro e poi non ha più lettere.
Io il caffè ho smesso di farglielo, anche alla Lella. Hanno sempre da ridire, sotto (e a volte veramente molto sotto) quella loro aria da compagni abbronzati.
Stamattina sono passati di qui e ho spento le luci. Voglio proprio vedere se al Caffè PD gli aprono.
Adorato dalle ragazzine, ah beh, un idolo.
Ma solo da loro. Per fortuna che poi si cresce. Oddio, c'è anche chi non cresce mai, come il Peter Pan che abbiamo visto ieri sera allo Smeraldo. E infatti il voto mi ha detto che lo mette lì.
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