Quelle passate tutte in casa, a parte la spesa. Consumando tutta la scorta di baci che avevo, con i fagotti. L'albero di Natale, i libri dal tango a Conan Doyle, i quaderni, i pensieri, il bagno ai fagotti, il telefono - con Stella e i sogni buffi dei grandi e dei piccini, che non cambiano mai -, la musica sempre, cena easy con Dolcetto di Dogliani e alla fine Tourinot Maximo Gobino (incanto, anche per me che non amo così tanto il cioccolato).
Quante parole ho trovato nei vecchi quaderni. Dimenticate. Anche nei sogni di Stella.
Vorrei essere coraggiosa come Kasparov. Ma forse a volte lo sono.
Accion ante, conciencia despues.
Ah. Oggi scrivo storta. Ho capito che dritta non so stare, dritto non conosco niente, amo curve, velocità, sbilencherie. Cose che mi somiglino, insomma. Dritti mancati, dritti imperfetti, obliqui pieni. ditelo come volete. Io così.
4 commenti:
ma la domenica non passa nessuno in questo Blog ????
E' che è piena City. E quindi nel weekend si svuota. Fortuna che tu tornavi in ufficio per stampare qualcosa.
un dritto e un rovescio...e voilà! alla fine della settimana hai confezionato una sciarpa chilometrica...(meglio che non scrivo più per oggi!)
Bene, oggi mi serve la sciarpa:-)
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