19.2.08

Come, scusa?

Anubi D'Avossa Lussurgiu.
Sì, così si chiama uno degli editorialisti di Liberazione. Nulla di personale, eh.
Ma uno che sventola il suo nome e cognome con tutto il peso di stoffa che un'asta normale non regge, poi fa proprio bene ad attaccare Veltroni sui nomi di figli di che ha scelto o selezionato per le sue liste.
Del resto, se dei politici abbiamo perso la stima, cosa dobbiamo fare.
Per non parlare delle provocazioni che Rifondazione ultimamente ha raccolto dentro le sue liste per fare notizia e per fare casino.

Pensa te questa petulia. Chi l'avrebbe detto. Qui a difendere Veltroni alle sette di mattina.

9 commenti:

pasthenaikos ha detto...

Però se Walter concede la deroga a De Mita, sto anch'io con Leopoldo Visconti Mazzanti Vien Dal Mare

Damiano Zerneri ha detto...

No dai, è uno pseudonimo... quello è stato a Santo Lussurgiu, gli ha preso bene e ne ha tratto materia di fake name (anubi = dio con fattezze di cane?).
Come quello là che si faceva chiamare Aristarco Scannabue per aver agio di fustigare a sangue i costumi letterari dell'epoca.

elena petulia ha detto...

No no, caro, t'assicuro. Nome vero per vero personaggio. In passato come sai ho frequentato Liberazione. Tutto vero. Tutto coerente. Tutto che mi fa venire il nervoso (sarà che funziona, questa cosa dei vasi di zizzania?)

Unknown ha detto...

e meno male che non c'era nulla di personale! petulia cara, non ti identifico nella mia memoria “redazionale" né mi interessa molto farlo. quindi cara petulia, lasciandoti all'anonimato, vorrei solo che tu annotassi una cosetta: non sventolo un bel nulla, mi tengo da 37 anni il mio nome e il mio cognome, come fa normalmente chiunque. e lo faccio anche con il cognome perché è doppio ma per una ragione precisa: perché mia madre (primo cognome) e mio padre (secondo), che non sposati mi iscrissero così all'anagrafe, poi non si sono mai sposati, benché convivano da quarant'otto anni. e io ci trovo una ragione di rispetto, guarda un po'. d'altra parte, non si vede cosa dovrei sventolare se non la proletaria nobiltà d'un cognome sardo che mi viene da un nonno minatore. o la povertà nobile d'una famiglia d'aristrocrazia partenopea decaduta da un secolo e passa: cioè da quando il padre del padre di mia madre sj mise in testa di fare il socialista per superare il genitore garibaldino e il nonno carbonaro - e così trasferì tutte le terre ai contadini e le proprietà alle borse operaie...
sì, forse potrei pure sventolarlo piuttosto alto, questo doppio cognome. non credo proprio allo stesso modo e nello stesso senso dei candidati di WV.
bye bye,
Anubi D'Avossa Lussurgiu

elena petulia ha detto...

Acci, Anubi, hai scritto un faldone! Tutta colpa - la mia - di Bruno Perini che la mattina mi legge un po' tutti i giornali. Che io Liberazione altrimenti non lo leggerei. La tua storia è molto più ricca della mia. Non ti preoccupare: non ho mai avuto alcun mio personale status come elena santoro, elena petulia. Sono sempre stata, a Liberazione, la compagna di e la nuora di (posto che i comunisti nuora non lo dicono). Anche i miei figli hanno il doppio cognome (ma io non c'entro) eppure usano solo quello di Maso.
Fa semplicemente le cose più semplici. Grazie per avere scritto.

Unknown ha detto...

ma non c'è di che, elena...
ps: perché poi perini non ti risparmia letture moleste (e così a me la fatica di dover ricordare che l'abito non fa il monaco)? scherzo, sai..,

Anonimo ha detto...

Non c'è nulla di più arido che arenarsi sui nomi delle persone.Ognuno ha il nome che ha,o che si merita,mi viene anche da dire.Io,per esempio,ho desiderato per tutta una vita di avere quattro cognomi,ma accidenti non sono mai stata accontetata.

elena petulia ha detto...

E tu chi sei? Benvenuta

Anonimo ha detto...

tre o quattro cognomi,sì,però di quelli belli ,tosti ed abbastanza middle class,un po' pret a porter ,insomma : gli altri ,sfogliando qualche rivista à la page ,pare tra l'altro che da qualche stagione non facciano molta tendenza. Rispettiamo l'haute couture.