22.2.08

Il tempo

Oggi scotta.
Nevrosi da città e non solo.
Penso alla terra, che ha voglia di iniziare a fiorire.
Scotta anche la fronte. Il troppo vino di ieri. I pensieri che questo non è il quaderno e se dico qui un nome, google lo tiene in pancia per sempre.
Stanotte pensavo alla leggerezza con la quale poso cose qui, così e poi restano agli atti.
Devo fare attenzione. Mi ha colpito ieri vedere quanti sono arrivati qui cercando La solitudine dei numeri primi. Magari anche l'autore.
Mentre il libro continua a essere dolorosamente bello, penso che Google non dovrebbe darmi tutto il credito che mi dà.
Google, chiudimi in un cassetto.

7 commenti:

Paolo Pantaleo ha detto...

Da me arrivano soprattutto forestali :)

elena petulia ha detto...

Rido. No, qui arriva veramente di tutto. Da chi cerca politici indagati, a chi cerca le mie amiche:-) Senza dimenticare i sogni buffi e le sogliole bollite.

fiamma ha detto...

io non lo so mica chi arriva da me- come si vede?
/scripta manent, sempre e comunque. e questa cosa è bella/

Stella ha detto...

io mi sono tolta da mezzo...cominciava ad essere impossibile...

tutti sanno di stelllare ...basta appunto digitare "sogliole bollite...."ahahahhahahah!
un conto è ciò che scrivo e pubblico e un conto è ciò che scrivo è letto per caso da un qualsiasi utente solo perchè ha digitato la parola...che ne so...


così invece di migliaia...saranno mille...

Stella ha detto...

T'ho risposto in mail elena...anche fiamma

Anonimo ha detto...

Tutti cercando il titolo di quel libro perché tutti ne hanno letto sui giornali, secondo la sfacciata, gigantesca promozione che il suo editore ha deciso di farne prima della sua uscita.
Se non avremo un altro piperno-mostro sarà solo perché D'Orrico, il creatore del medesimo si tiene sdegnosamente lontano dai mostri che non ha creato lui.
In questo paese non esistono artisti, solo santi o mostri o entrambe le cose.

elena petulia ha detto...

Persino Obama. E' molto facile il modo in cui da santo diventi mostro, da politico diventi provvidenza e poi finisci male. Ma lei, petunias, è un artista (delle invettive, poi...).
Il libro è bello, comunque. Baci