Stiamo parlando de Il Giornale, che per anni è stato il quotidiano in casa, quando era di Montanelli.
Ascolto oggi alla radio l'editoriale di Giordano contro Veltroni, "Lo chiamavano formaggino". Ma va solo bene così. Continuate così. Mi pare difficile pensare che persone che stimo e che hanno sempre letto Il Giornale perché sosteneva Berlusconi possano oggi continuare a farlo. Magari continuano a comprarlo. Ma escludo che lo leggano.
E pensare che un giorno stimavo anche Giordano, quando lavorava con Gad Lerner.
13 commenti:
Preoccupati solo per quelle tv sceme. E citare Ferrara...Il massimo della modernità.
Buongiorno!
m.ang
io sono turbata dalla volgarità (bada bene, non sto parlando di linguaggio- ma proprio di bassezza dei contenuti) della stampa. sta diventando come la televisione. bleah.
E' vero, purtroppo
Per fortuna c'è la rete e c'è il blog della nostra Elena!
ciao
m.ang
Concordo. Oggi peraltro ascoltavo melog e ho giurato che non lo faccio più. Nicoletti è un organismo allotrofo (ma esiste, questa parola che ho scritto?), uno che si nutre del marcio degli altri e noi con lui, noi che lo ascoltiamo, con l'ironia snob degli intellettuali verso le tragedie altrui (che poi altrui dove).
Oggi diceva che le donne passano la giornata a rifarsi il seno, mentre le loro figlie sono dallo psicanalista a chiedersi perché gli uomini non le amano.
E chiudo qui perché se no mi viene l'ulcera.
beh certo, sperano di fare audience provando a seminare scandalo e sconcerto (e invece sono solo frusti e volgari).
che schifo.
Scusa Elena, messaggio di servizio (non mi funziona la posta per risponderti). Sarebbe fantastico, ti aspettiamo! :)
E' un po' come quando mi raccontarono che in una famosa società di consulenza quando venivi assunto ti davano un paio di completi grigio scuro e la cravatta tipo tinta unita blu (invento) da indossare ogni giorno sul lavoro.
L'imprinting aziendale; l'uniformità che conforta; la lana fuori e il cotone sulla pelle, che non irrita.
Qua in qualche maniera è uguale. Se in fondo al pezzo ci fosse stata la firma di Feltri o Farina o Belpietro (prima che se ne andasse) sarebbe stata la medesima cosa. Senza differenze, in una sorta di logica aziendale secondo la quale questa è la sola modalità operativa. Un po' di populismo, irrisione, vittimismo aggressivo a dire, loro hanno la spocchia di dirsi buoni e giusti e a noi ci trattano da primati, mentre invece guardate che nefandezze combinano, quale è la vera faccia della loro supposta figaggine (a prescindere dalle nefandezze, che la classe politica ne fabbrica a pacchi, dove ti giri ti giri) eccetera.
Puoi anche essere premio Nobel di pace e letteratura messi insieme, ma se entri nel giro devi scrivere così.
Lo stile è quello del Borghese anni sessanta settanta... non per niente il buon(!!) Feltri l'aveva riesumato (ora non so se ha chiuso, se c'è ancora, o se semplicemente non riceve più il grano derivante dal pozzo senza fondo della legge sull'editoria)
A me Giordano non è mai piaciuto, sempre con quell'aria da primo della classe saputello.
In ogni caso, seconde me se la prende con Veltroni con astio e cattiveria (e senza contenuti) solo per cercare di vendicarsi delle bacchettate subite da Vespa proprio da Veltroni.
In fondo, un comportamento banale da primo della classe saputello.
Giordano è sempre stato sopravvalutato, sovrastimato. Anche ora si continua a parlarne come un chissà cosa. Laciatelo nella sua squallida baccalaggine.
Maramaus
Ma lo lasciamo, anche, Gianni. E' che sono angosciata da questo pericoloso e costante abbassarsi del livello di ogni cosa. E non esiste più un livello di guardia, una soglia di etichetta, di senso di adeguatezza, di proporzione, di rispetto minimo di un vivere, parlare, sentire civile.
Difficile, che possano nascere belle cose. negli abissi la luce non arriva.
ma non mi avete detto se esiste allotrofo, a proposito di parole, fiamma. Me lo sono sognato?
sembra che non esista
però ha un senso
allotrofo non direi. ma insomma- non faccio gran testo:)
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