13.2.08

Quella cosa piccola che si chiama bambino

Sveglia con i dati sulla nuova schiavitù di minori: lavoro, nel migliore dei casi, organi o carne per pedofili. Poi gelsomina mi manda l'articolo della Benini sul Foglio di ieri. Altre lacrime, altri ricordi.

A scuola alle otto per colloquio con la maestra di olmo, che mi richiama giustamente all'ordine. Nell'attesa bambini con le tute scompagnate che aspettano soli nell'aula prescuola, gruppi eterogenei che giocano con le parole leggere. Altre emozioni, di fragilità e forza.

La maestra un tesoro. Mi dice che lei e sua sorella sono state adottate da una famiglia italiana. E io non so come rimandare indietro le lacrime. Poi mi chiede scusa, se fa qualche errore di italiano "so che lei è giornalista". E io non parlo più, perché non riesco a trattenere l'emozione mentre mi detesto perché sono sempre vestita troppo bene rispetto a quello che sono e che voglio essere.

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8 commenti:

vedovamazzei ha detto...

ciao Elena anzi buongiorno
tutto si potrebbe argomentare ma ci sono cose alle quali io non posso accedere. I bambini. Il Foglio, il mio preferito, non lo compro da una settimana, Ma so che ci da sotto con la Moratoria contro l'aborto, non so che articolo ti hanno mandato. Le emozioni per me sono come come i bimbi dalla breve vita. Anche li non saprei, Ma sul vestito, ho qualche competenza. Se sei sempre ben vestita è un buon segno, se fai un lavoro, il piu sporco e non ti macchi, vuol dire che hai prestato molto attenzione a ciò che hai fatto, che hai agito bene. Insomma chi veste bene agisce molto meglio di chi parla. Grazie per le info su come ricevere e scrivere i post dal black barry.
A presto.

elena petulia ha detto...

No, oggi no.
Oggi mi dava fastidio persino la mia altezza. Sono io che mi devo scusare, non gli altri. Avrei voluto prendermi la sgridata che olmo meritava e basta. Ma smetto se no ricomincio. E adesso mi aspetta una riunione.

vedovamazzei ha detto...

Tutto quello che vuoi. Però non sei cosi alta.
:-P

fiamma ha detto...

questi sono sensi di colpa che appesantiscono. ce n'è veramente bisogno, elena?

Stella ha detto...

d'accordo con fiamma...

Paolo Pantaleo ha detto...

Spesso non riesco a commentare i tuoi post, perchè mi trovo senza parole, leggendo quello che scrivi e come lo scrivi. Mi sembrerebbe di scrivere banalità, dopo. L'unica banalità che mi consento: sei speciale, così come sei.

numero22 ha detto...

non devono essere sensi di colpa. ma pensieri. pensieri che diventano posizioni. posizioni da mantenere, posizioni da cambiare.

elena petulia ha detto...

Cari amici vicini e lontani, che vi devo dire. Sono fatta così, tutta sbagliata. Neanche i Fiori di Bach possono nulla. E - Paolo - grazie.