6.3.08

La cosa pubblica

Se la stanno giocando al circolo del tennis.
Berlusconi s'è riempito un cesto di palline che uno non ci può credere. E' lì in tuta blu che a raffica spara rovesci su tutti facendo il maestrino: mira me e colpisci me, che se tiri a sinistra sbagli e se tiri più a destra sbagli di più. Ti ho detto qui, a me, qui, cribbio. Bisogna sacrificarsi, insomma, non capite niente, guardate che vi licenzio tutti, cribbio.
Mamma mia che caratteraccio. Quei poveri elettori se solo sbagliano di un grado il tiro sono fuori.
Nei bagni, Pannella seduto per terra. Cosa fai qui? Lo sciopero della sete. Lo sciopero della sete?? Accanto al lavandino?
Mentre nello spogliatoio sento Veltroni che si lamenta a voce alta dicendo: posso capire la pena di morte, posso capire un sacco di cose, ma ha esagerato e ora è fuori. E devo pure indossare la mia solita faccia da Veltroni doc.
Nel campo all'aperto, ho dovuto togliere le racchette a Calearo e Parisi, che se le stavano dando di santa ragione. Tra l'altro le racchette le dava lo sponsor, Colaninno, una figura, io non lo so.
Peraltro, Parisi aveva ragione, ma non potevo dirglielo. Non hanno ancora capito che stanno giocando nella stessa squadra contro un temibile e compatto avversario.
Casini gioca solo, bello e aitante, con Azzurra che lo applaude in panchina e un piccolo cingalese in livrea che raccoglie le palline.
Il tabellone è impazzito: dà punteggi grandiosi a tutti. Tutti in salita, tutti in recupero.
Mi do all'ippica, basta.

8 commenti:

ancheiohounblog ha detto...

brava. l'incipit di un articolo di fondo. insomma tu ti candidi a Direttore de Corriere.

Anonimo ha detto...

ara Elena con il tuo articolo di fondo hai svelato il segreto di una domanda bruciante: chi erano i litigiosi? Non sono tutti via!?
Al mio paese si dice, facendosi il segno della croce: "patri, figliu e...dunni pigliu!"
Non occorre traduzione, credo
baci m.ang

Anonimo ha detto...

Non c'entra niente con il post.
Stamattina ho inseguito una vespa rossa pensando/sperando fossi tu.
Non eri tu, di che colore hai il casco ? Poi dovevo capirlo .. andava troppo forte.

RIP

elena petulia ha detto...

Rido Giorgio. Mi piace questa Milano paesino nella quale ci si insegue. Ho un vecchio casco bianco con la scritta Fila in rosso e vado come una tartaruga. Adesso mia sorella si arrabbia, perché me ne ha regalato uno bellissimo che non uso.

Damiano Zerneri ha detto...

Certo che ce ne vuole di coraggio a frapporsi alla battaglia di racchette tra due figure di sì alta rilevanza istituzionale quali l'ex ministro e il falco della Federmeccanica!
Chissà che fendenti in fibra di carbonio volavano... da rimetterci radio e ulna ad interporre le braccia nel mezzo.
Rido, anche in considerazione del fatto che è comica la figura di un Pannella che fa lo sciopero della sete presso il lavandino (ovviamente sta lì per dare maggior autorevolezza alla sua alta e vibrata protesta).

Mi unisco a L. negli elogi. Brava.

Anonimo ha detto...

già, mi arrabbio.
ma poi penso che sei geniale.
e non so se ringrazairti e odiarti..che avere una sorella così non è mica stato facile ;;)
e non mi cestinare altrimenti non posto più.
titti

Stella ha detto...

fermate il mondo!voglio scendere!

Anonimo ha detto...

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