Quelle cose strane. Al colosseo, ho visto Caterina e non l'ho salutata. Ho visto Juno e mi ha divertito e fatto piangere. Leggero e poi carico di pioggia come la primavera. Nessun capolavoro, ma il cinema è bello anche così, passando da una sala all'altra pensando che avrei anche potuto non pagare il biglietto e immediatamente ricordandomi di averne due gratis nella borsa. Insomma, primavera anche qui, tante domande a me stessa senza risposta, nuvole bagnate dietro i due angoli, jeans che festeggiano i dieci anni. Accipicchia.
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