Lo so che lo dico sempre. Ma stare qui.
Quello che la battuta cruda di carne la vuole scottata in padella, mamma scusami se te lo chiedo.
Lei che non mi dà tregua ripetendo storia e i capetingi, mentre cucino, asciugo i capelli, mangio.
Io che fondo le mozzarelle per riscaldarle, avendole scordate stamattina nel sacchetto della carne.
Insomma.
Questo genere di felicità qui.
E penso all'articolo di repubblica, sui bambini che scompaiono, volatilizzati, dai centri temporanei di accoglienza.
Ecco. Quei bambini li vorrei tutti qui.
So che qui possiamo starci.
Non importa quanto stretti.
Non è giusto questo mondo capovolto.
I bambini sono sacri.
Inviolabili.
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2 commenti:
Mi hai ricordato la tavola apparecchiata da noi bambini...i super8 del babbo...noi eravamo 9...che nostalgia...che bello...avrei voluto fare anch'io tanti bambini come la mia mamma!
Ma tu Elena sei ancora in tempo!
Giusto e sacrosanto! "I bambini sono sacri"!
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