10.10.08

Scusa, Elena

Mi telefona mio padre. Puoi chiedere a Paolo (che io peraltro ne conoscerò 30) informazioni per le obbligazioni - pausa e imperioso - stai scrivendo?
Papi sono in bici ma dimmi, che magari mi ricordo.
Seccato: non ti puoi ricordare Elena ma comincia ugualmente uno spelling che confonde in primis lui e poi me, fino a che capisco che la sigla è il nome della banca e che bastava dire ABN.
Che poi mio padre ha certe parole da charlie disse a Imola, quando fa lo spelling che lasciamo perdere.
Tutto questo poi per i suoi amici del salento, che chiedono a lui sapendo che io ho amici che si occupano di finanza, che chiede a me, che chiedo a paolo, che chiede ad andrea. E ritorno.
Dico, chiedere a mio cognato che lavora in banca non era più semplice.
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma vuoi mettere il piacere di parlarne con te. Ellepunto

Anonimo ha detto...

sì ma vedi, a volte il fatto di chiedere ad un cognato-genero o cose di questo tipo, fa sì che lo venga a sapere un tot di gente: se invece le informazioni prendono strade immaginifiche, allora si può stare più tranquilli (forse)

:D

saluti!

elena petulia ha detto...

Asino, ellepunto.

Davidia, che ti devo dire, sarà così...:-)

Anonimo ha detto...

tuo padre, come tutti gli zii Santoro, ma in primis era il nonno, vorrebbero farsi in quattro per gente che appena conoscono. Si invischiano in faccende e piaceri complicati, spesso impossibili, con il difetto di vantare amicizie importanti e altolocate. Naturalmente coinvolgono, rompendo, quanta piu' gente è possibile (specie se parenti).
Porta pazienza.

elena petulia ha detto...

Rido. Tu ne sai qualcosa, in effetti.

Anonimo ha detto...

ahahahaha, che bello il commento di vito....roba da farci un raccontino, dai!