4.2.09

Milano, metropoli

Passando in taxi vedo un portinaio indiano che accarezza con un vecchio piumino azzuro il portone di ingresso, tutto incrostato di scritte e con gli angoli scuriti dalle pipi dei cani. E non so perche', ma questa foto mi presenta il conto di due lacrime che spuntano agli angoli degli occhi. Un misto di dolcezza, di semplicita' di usare il tempo in silenzio, di senso di colpa per quell'altro indiano e di tutti i clochard dati alle fiamme prima di lui. Questo mondo e' cosi' grande che c'e' posto per tutto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'indiano portinaio vive un suo ricordo della bellezza..
baci
m.ang