18.3.09

Wording

Ogni tanto, anzi ogni spesso, penso che se mettessi mio padre e la sua generazione dove i manager supertop hanno fallito, non sarebbe una cattiva idea. Sono le sue parole a conquistarmi: ditta, titolari, parlare. Niente a che vedere con stakeholder, shareholder, gruppo internazionale, scrivere una mail. Tutte le espressioni che giocoforza ho fatto mie.
E ogni tanto nel delirio quotidiano lo trasformo in mantra: ditta, titolari, parlare, ditta, titolari, parlare, ditta.
Cosi' la vita, cari stakeholder.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quasi quasi ti do una mano, a mettere il sig. Santoro al supertop!
baci
m.ang

elena petulia ha detto...

Qui lo dico e qui l'affermo: se l'upbdm mi regalasse un viaggio per conoscere te, maria angela, mi farebbe strafelice. Ti abbraccio sempre.

Damiano Zerneri ha detto...

> Cosi' la vita, cari stakeholder

aaaarrrgghh è vero, ma da dove è sortita questa parola, anzi, l'uso che se ne fa? (l'ultima volta che l'ho sentita è stato: ieri)
Povera patria.

stakeholder deriva dall'antica espressione olandese "stadhouder", ovvero reggente, doge, bargello?
Oppure da stekeholder, ovvero da someone who holds the stake?
Più la seconda eh...

elena petulia ha detto...

Non so che dirti. So che non si parla d'altro. Sob.

Damiano Zerneri ha detto...

beati gli spagnoli, che invece dell'happy hour hanno la hore feliz

Damiano Zerneri ha detto...

hora