20.8.09

Dei taxi

Amo sempre meno la categoria e mentre lo dico mi vergogno anche un po' di questa mia generalizzazione ingiusta e razzista. Però la verità è che non è facile trovare un tassista normale, educato, che fa il suo mestiere e basta.
E questo lo capisci quando sei a bordo ma anche incrociandoli mentre cammini o sei macchina/bici/motorino.
Comunque l'idea di quel genio di Terzi di lanciare un concorso tra gli stilisti per vestire il tassista milanese la trovo emblematica del degrado mentale, culturale, socioeconomico di questa città. Vestiamo il brutto di bello e diventerà bello. Un po' come Samanta che proponeva di colorare di rosa le favelas brasiliane o Milly Moratti che voleva architetture arabeggianti, con hammam e cucine in comune, per le nuove case popolari di Milano.
Del resto è giusto: se il travestimento ha funzionato con loro.

2 commenti:

Rafhael ha detto...

Certo, sempre più difficile trovare un tassista '' normale '', educato, tranquillo, discreto e civile, come un buon cliente si aspetti che sia...
Ma non sarà per caso che gli stessi tassisti in prima persona, subiscono gli effetti di una vita metropolitana sempre più caotica e indisciplinata, al di fuori di qualsiasi regola di comportamento civile ?
Sfido chiunque, anche il più mite e pacifico, a digerire con indifferenza lo stress causato da una tale situazione.
Migliaia di ciclomotori che sfrecciano tagliandoti la strada, passando con il semaforo rosso, i cui conducenti hanno sempre ragione, guai a contraddirli..
Orde di pseudo-automobilisti che guidano da schifo, con prepotenza e profonda ignoranza, inconsapevoli di qualsiasi regola che impone il codice stradale...
Simpatici rappresentani delle forze dell'ordine che sembra non abbiano meglio da fare che impedirgli di lavorare tranquillamente...
Traffico infernale, in situazioni da vera bolgia dantesca, con progressiva diminuizione della velocità commerciale dei loro mezzi...
Continue manifestazioni ( a Roma ) che penalizzano non poco la loro attività...
Concreti rischi di subire rapine soprattutto durante le ore notturne ( quando non subiscono violenze ed aggressioni )...
Clientela a volte aggressiva e ignorante, che riesce a stressarti al meglio durante la corsa...
Turnazioni faticose, e a volte massacranti per il prolungamento dei turni...e così via.
Tutto questo non le sembra sufficiente per giustificare minimamente, comportamenti a volte non proprio confacenti all' espletamento di un pubblico servizio ?
Naturalmente con il mio commento non intendo giustificare nessuno, si tratta solo di analizzare le componenti che possono rendere questa categoria sempre meno '' sopportabile ''.
Un saluto.
Raffaele, un tassista romano.

elena petulia ha detto...

Hai assolutamente ragione. L'avevo già scritto in un altro post tempo fa. Quello che penso è che ognuno di noi dovrebbe un giorno essere alla guida del taxi, un giorno di un mezzo pubblico, un giorno di una bici e un giorno di un motorino. Buona serata.