Nella serratura, penso a che fortunata sono ad avere una casa e una porta che si chiude dietro di me.
E mentre lo penso mi scendono all'improvviso le lacrime. Forse per colpa di due notti di sogni crudelmente accaniti contro di me, ieri di feste a casa di amici e stanotte a casa della Guerritore (nomen omen, nel sogno).
E sempre bambini piccoli, attorno, che mi chiamano e mi danno la mano.
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