6.10.09

Dimensioni

Senza rete.
Ommo mio, addormentandolo.
Mamma, compriamo quella casa? Io la voglio.
E io penso intanto, mentre le parole di mamma escono da un buco che non so di avere, capaci di rassicurare il suo respiro, che nella casa nuova io avrei paura, grande com'e', paura di non sentirli, di non averli più a portata di abbraccio e voce sottile mentre leggo il libro o guardo la tivu' o mi lavo i denti. Che l'allarme che circonda la casa sia più una prigione che una sicurezza. Un avvicinare e fissare a perimetro le paure illudendoci che invece le stiamo allontanando.
Un allarme, troppe stanze. Una voce sola.
Ommo ti vorro' bene per sempre per sempre, dice la mamma.
E Ommo risponde, mezzo mangiato dal sonno: mamma, lo so. Perche' me lo dici?

Ci sono certezze che io non ho mai avuto. E invidio e amo i miei figli, capaci di farmi passare tutte le paure del mondo. Loro a me.
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2 commenti:

laura ha detto...

che bello elena, e meno male che non sai piu' scrivere

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e