11.11.09

Non e' facile

Non e' facile per niente bucare una cena a cui tenevo da pazzi con Plainsex e l'ucg e non riuscire neanche a chiamare.
Correre in giro per l'Europa con una valigia sempre diversa.
Avere lavoro che potresti fare le dieci tutte le sere e ancora avanzarne, mentre i tassisti ti dicono che la loro famiglia e' tutta a casa, signora se sente qualcosa per mio figlio.
Avere un figlio malato e uno no, uno qui e uno dai nonni, e salutarli tutti quando vanno a letto e quando si risvegliano.
Essere una donna ad alto mantenimento e correre nei ritagli di tempo per tagliare capelli, ceretta, accompagnare bianca e consigliarle libri (Due di due).
Dimenticare di dire a Julia di cuocere il polpettone preparato stamattina per stasera.
Solo per dirne alcune.
Poi scrivo un sms a Bianca: gatto, sei uscita tu e hanno messo Buble'.
Lei risponde: cavoli.
E allora penso, con la mia tachicardia fissa, che e' tutto facile, semplice, pari.
Cavoli.
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2 commenti:

inattesa ha detto...

ehmm.. ;-)

Anonimo ha detto...

io - scrivile che non sa cosa si perde
lei - no, ma dai
ucg