8.12.09

A serious man

Non l'ho sopportato. I Cohen al minimo storico, anche se in una bella gara con Burn after reading. Se dobbiamo parlare di ebrei, lasciamolo fare a Woody Allen. Ma poi di ebrei non abbiamo gia' parlato abbastanza?
Jules, com'e' che ti e' cosi' piaciuto. Non capisco.
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7 commenti:

fiamma ha detto...

secondo me è favolosamente spiazzante.

jules ha detto...

perché non parla di ebrei, ma della vita
e sono capaci di descrivere il pessimismo e la tragicità della vita con una leggerezza sopraffina e una sapienza che forse lubitsch, prima di loro
emozionante
genio puro

hidra ha detto...

anche a me è piaciuto. anche sorpreso. poi il finale è un capolavoro

elena petulia ha detto...

Meglio Non è un paese per vecchi, in quanto a pessimismo. Non l'ho proprio sopportato e mi sono anche addormentata. Chissà com'è. Forse a furia di non andare al cinema ho disimparato.

talmud ha detto...

Approfitto per salutare anche Fiamma.
Petulia cara il Film in questione li rilancia e li porta diritti a Fargo, è un capolavoro della rilettura del libro di Giobbe. Finalmente un film. Saluti qua e la.

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto alquanto questo Serious Man, anche se Non è un paese per vecchi è più coinvolgente. Ma tra i due finali stranianti, quello dell'uomo serio è superiore. Netto e senza consolazione.
Consiglio la visione de "Il mio amico Eric" di Loach: davvero bello! Ne parliamo poi?
ciao
gianni maramaus allegra

elena petulia ha detto...

Sarà che sono stanca di riletture di Giobbe. Mi riguarderò Fargo, che avevo adorato. Non ne posso più di mondi che vanno storti. E se proprio, lasciamoli raccontare a McCarthy.