19.8.10

Anime salve

Venendo in ufficio in bici con i Beatles, mi rendo conto della mia leggerezza.
Una leggerezza vuota, fatta di ascolti a bocca spalancata.
I racconti dei libri, dei professori, dei film, dei fidanzati e degli amici.
Ascolto immobile, lasciando tutto scorrere via, qualche pezzo mi si appiccica addosso storto, quasi per caso, mai intero.
E penso a Bianca e alla sua profondità, di domande da fare continuamente, di acqua da trattenere, di roccia da sedimentare. Spugna di mare antica.

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