"A volte penso che il vero scopo della mia vita sia quello di confutare il luogo comune che di vergogna non si muore".
Mi muovo goffa, tra il riso e le lacrime che il romanzo piacevolissimo di Elizabeth Kelly suscitano.
Manciate di ore che mancano al rientro a Milano, sotto un cappello a tesa larga a fare ombra ai pensieri più disparati.
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