22.9.10

Delle tate

La mia Julia, che stamattina vado per cambiare i copridivani e li ha cuciti ago e filo al divano.
Quella di mia sorella Titti, che si vergogna di dire che lavora di più. Lei arriva a casa fuori orario, di mattina e trova allarme disinserito, chiave nella toppa. Chiama il marito (sono in riunione), chiama la tata (signora, no, sto arrivando, non ancora a casa), chiama i carabinieri.
Poi, mentre aspetta i carabinieri sul pianerottolo in preda al panico pensa: aspetta, faccio suonare l'allarme.
Ed ecco che dalla porta esce fuori la tata filippina. Ero qui, ma non volevo dirlo.
Secondo me dio si affaccia dalle nuvole e muore dal ridere ogni giorno. Per fortuna che e' immortabile.

3 commenti:

Meridiano ha detto...

secondo me prima o poi cade dal balcone nuvoloso

elena petulia ha detto...

Benvenuto Meridiano, prima accoglievo sempre gli ospiti con un bicchiere, ero molto più educata. Caffè?
E' già caduto una volta e l'hanno messo su una croce. Secondo me farà grande attenzione. Belle le cose che scrivi.

Anonimo ha detto...

enel frattempo mi ricoverano per un infarto però...
titti