8.2.11

A quelli che il destino non esiste

Pesco libri dal comodino apparentemente a caso: Houellebecq, comprato di recente dopo averlo a lungo disdegnato, si aggancia alla Byatt, comprata da tanto e a lungo dimenticata.
Stamattina mi accorgo che il filo che lega le due storie e' il nome di William Morris, l'architetto socialista tra i padri dell'architettura moderna, mai sentito nominare prima.

6 commenti:

Calzino ha detto...

Pretty Pet, mi chiedevo: ma dove trovi il tempo di leggere così tanto?
Tra pane che lievita, fagotti, case nuove, rifacimenti di abbonamenti, lavoro, piscina, pranzi, uomini più bruschi del mondo.
Io ti invidio moltissimo.

Francesca ha detto...

William Morris ancora lo ricordo bene. Domanda d'esame di Storia dell'Architettura Moderna e Contemporanea.

elena petulia ha detto...

Cara calzino, alle nove e mezza vado a letto per leggere.. ma leggo 20 pagine e poi crollo. Niente di supereroico, anzi piuttosto il contrario:-)

Zu ha detto...

nemmeno io lo conosco, ma mi aveva colpito una sua frase

elena petulia ha detto...

Merita proprio. Francesca, cosa possiamo leggerci? Baci

Calzino ha detto...

Si si, anche io faccio così, ma l'anno scorso sono arrivata solo a 52 libri. Tu almeno il doppio, secondo me. Insomma, sappi che ti stimo :)