L'estate è la stagione delle voci, soprattutto in una Milano vuota. Soli non ci si sente mai, anzi, il vento mi porta continuamente parole, risate e litigi altrui. Stanotte mi sveglia un uomo che chiama la polizia, seguendo dal balcone l'arrampicata di un ladro nel palazzo di fronte, vicino ma lontano.
La polizia arriva e lo prende.
Forse anche noi dovremmo fare come le tabaccherie per le vincite al Lotto ("ma mamma, mi dice lui, ma secondo te dire che lì sono già stati vinti dei soldi, non toglie speranza? io non lo scriverei") e scrivere un cartello "qui è stato catturato un ladro".
Come in una favola di Rodari.
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