9.8.11

Ginnastica e rivoluzione

Vincenzo Latronico sa scrivere e questo e' un fatto. Questo suo primo romanzo e' fatto di parole che dicono parole, scampolo troppo verboso, tagliato volutamente lungo per confezionare un abito che sia perfetto ma non troppo, opera prima ma non troppo, barricadero ma non troppo, colto ma non troppo.
Ma la qualita' della stoffa e' indubitabilmente buona, nonostante parole cameo che tornano all'infinito e vezzi rivettati su ogni capitolo.
Leggere l'opera seconda e' d'obbligo.

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