21.9.11

Sabbia nella clessidra

Arrivo a casa in questi giorni che la sabbia e' gia' quasi tutta consumata. Arrivo e Olmo e' morto di stanchezza, Bianca e' piena di cose da dirmi ma ha bisogno di tempo per farlo e il tempo non c'e'.
Il suo ghiaccio non si scioglie, i ponti, campati da ambo le parti, si spezzano a meta' e cadono subito nell'abisso facendo rumore. Ma quando vado ad abbracciarla a letto, in silenzio mette la sua mano calda dentro la mia.
La vita insiste ad insegnarmi che non e' che devi essere sempre da sette, da otto. Vanno bene anche i quattro, se retti dalla media.
E' tragicomico come certe cose le impari per gli altri e mai abbastanza per te.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

stamattina arrivando in studio pensavo esattamente questo. mi manca del tempo per ascoltare le loro voci che si sovrappongono, per quietare le gelosie e per dare qualcosa di mio a loro. per sorridere con loro.
a volte è difficile.
titti

elena petulia ha detto...

E' sempre difficile. Ma rendersene conto è già abbastanza, soprattutto se lo dici anche a loro.

Calzino ha detto...

Esatto, condividete. A me è mancato questo dalla mia mamma...