19.8.12

Alla scoperta di Christa Wolf

Cado in Cassandra e mi innamoro. E subito dopo Cassandra, mi butto su Che cosa resta. Cassandra/Wolf e' una voce narrante indimenticabile, tutta, in questo parallelo tra l'assedio di Troia e l'assedio degli intellettuali della DDR.
La follia della guerra e della politica, l'illusione e la disillusione. La perdita di fede negli dei e quella nel socialismo e insieme non volere fuggire e fissare all'infinito un orizzonte di marmo pario, fondale messo in scena da ananche, dalla necessita'.
"In che modo ci si libera dei pensieri. Pensandoli. Pensandoli e ripensandoli. Pensandoli fino in fondo. Finendo di pensarli."
E allora queste mie letture tormentate ma felici di consapevolezza le dedico a Elena: ne bis in idem.

Nessun commento: