Ho giurato stasera che basta con le riunioni di classe. Classi poi anche "protette", ottime scuole pubbliche milanesi. Non capisco perche' io debba ascoltare frustrazioni senza consolazioni di insegnanti, uomini e donne, che fanno il lavoro più bello del mondo, sempre a contatto con i ragazzi, con le idee, con il cuore e la dolcezza speciale dei cuccioli. Mestiere, by the way, che si sono scelti.
"La classe e' difficile".
Poi a me che alzo la mano e dico: ma scusatemi, i ragazzi sono felicissimi di quello che imparano, di venire a scuola, di voi," eh, no, suo figlio/figlia e' diverso/a".
Io guardo tutti gli amici dell'uno e dell'altro e vedo questa bellezza di cuori pulsanti, dolci, irruenti, felici.
Guardo la me dodicenne, tredicenne, congelata dalle paure.
Che rabbia tutto questo spreco. Medici e insegnanti: vocazione. E poi, poi, anche il curriculum.
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