Guardo la cesta davanti ai pensieri e ci trovo dentro di tutto. Lane calde, lane infeltrite, colori, spessori.
Quello che manca è il tempo per buttare, mettere sui ferri, avviare o finire.
Sarà per questo che da dieci giorni la mia sveglia interna si è spostata sulle sei del mattino.
Tempo per un caffè, dieci pagine di libro, carezze allo specchio, saluti al sole da sola.
Come dice Sara: guardo la pila di libri nuovi e mi batte forte il cuore. Così forte che poi sto lì, ad osservarli e basta.
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