Al semaforo davanti alla questura di via Montebello mi affianca un'auto con due uomini adulti.
"Scusa, sei libera?"
Resto senza parole per qualche secondo e poi gli chiedo se si rendano conto di quello che dicono e di quello che sono.
"Se preferisci la prossima volta ti diciamo che sei un cesso".
Incontro un amico giorni fa, lasciato dalla fidanzata.
"Sai, pare sia diventata lesbica", con autocompiacimento.
Mi chiedo sempre com'è che gli uomini devono ancora imparare così tante cose. Ma me lo chiedo sincera, piena di paura.
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