Sorprendente come, qualche migliaio di anni fa, un popolo di pastori rigidamente diviso in clan matriarcali abbia inventato un sistema di divisione del tempo. Divino, persino, che vien voglia di recitare lo Shemà.
In effetti, rettifico: la musica è Sergio Caputo. E da Bill Evans con Scott La Faro e Paul Motian passo allo swingggggggggggg. Lauretta sei magica. Ah, come mi manchi, qui nel mio ufficetto.
il tempo non esiste. lo puoi toccare? vedere? sentire? è la bufala più grossa della storia...comunque sia oggi è venerdì: tutti in pista! Io pisterò con Pupi che ha imparato a fare il girotondo, ma da gran furbo, non si butta per terra alla fine. vuole solo girare, senza cadere. in questo non ha preso da me...casco sempre accidenti.
Io tra poco vado da Antonio e gli dico: fammi carina. Taglia, colora, muovi. E lui farà il miracolo. Abitudine, anche questa: dai 12 anni a qui, senza mai cambiare. Voglio vederlo Pupi sempre in piedi.
Vieni! Antonio mi vuole bene e mi asseconda sempre. Suggerisco gli chatouche (?): sono un registered mark, colpi di sole fatti sulla testa cotonata. In effetti dopo mi fotografo con il mitico BB, così vi faccio vedere. Travestitismo vero, autentico. Bella l'idea. Ma alla mostra di Gilbert e George allora domenica proprio non puoi mancare. La gonna te la presto io. Lo sapevo comunque che i post alcoolici (post nel senso di scritti, l'alcool ancora saggiamente in circolo) sono quelli migliori. Tra un siciliano e un piemontese ci cambierà la vita, oltre che la prospettiva.
urca, colpi di sole su testa cotonata suona come una via di mezzo tra una ricetta di vissani e una tortura di guantanamo ma secondo voi il modo dire "rosso di sera bel tempo si spera" si puo' interpretare facendo riferimento al vino, per il rosso intendo, cosi' magari domani non piove?
jules se il detto volesse dir proprio quello che dici, ai tuoi ritmi questa terra sarebbe un deserto, un pò come la vineria di via de'serpenti da quando dipartisti per milàn.
petù, la notte se n'è andata come quella fucilata e al mio risveglio ho sentito le voci, ma non come sabato notte, quella passata, in cui due figuri eccessivamente romani se le dicevano di santa ragione a tal punto che - vi assicuro, a tal punto che - fummo costretti a chiamare la polìs. le voci continuavano, lui scese in strada e lei parve inseguirlo - ma'ndo voi annà a quest'oraaaa - poi la furia parve placarsi e al tempo s'affinava l'udito nella notte, scoprimmo sgomenti che ai piani alti, quello delle due gemelle brutte e acidule in concorrenza, si gemeva e ondeggiavano le molle, passava il tempo, le urla calavano e il ritmo sincopato del piacere in area gemellare aumentava, quei pensieri che ti trovi a pensare, nel buio della notte ti scaldi più vicino, l'aria si fa bolla - e conosciuta, riconosciuta - e proprio allora, esattamente allora, quando è quasi troppo tardi per non essere troppo tardi, citofona la polìs. ma come, romani molesti e a me suonate, dico io. siamo i carabinieri. ah, dico. lampeggia la sirena, lame bluastre, delle voci per strada nessuna eco, incredibile e vero, da fuori non si sente, li farei entrare in camera per sentire anche loro, troppo disabije per casa, non vale la pane, buonanotte, misteri delle dinamiche dei tubi. (scusate, scusate, scusi lei la madame, con le mani sui fianchi batte il tacco sul pavimento, è così che succede quando me ne dà un altro a credito, a fine mese saldo tutto, lo giuro)
12 commenti:
venerdì niente birra in frigidaire l'ennesimo caffé, sembra che de niro sia gesù miss malinconia...cantare su!
Sorprendente come, qualche migliaio di anni fa, un popolo di pastori rigidamente diviso in clan matriarcali abbia inventato un sistema di divisione del tempo.
Divino, persino, che vien voglia di recitare lo Shemà.
In effetti, rettifico: la musica è Sergio Caputo. E da Bill Evans con Scott La Faro e Paul Motian passo allo swingggggggggggg. Lauretta sei magica. Ah, come mi manchi, qui nel mio ufficetto.
tu mi manchi molto di più, parola di lauretta.
il tempo non esiste. lo puoi toccare? vedere? sentire? è la bufala più grossa della storia...comunque sia oggi è venerdì: tutti in pista!
Io pisterò con Pupi che ha imparato a fare il girotondo, ma da gran furbo, non si butta per terra alla fine. vuole solo girare, senza cadere. in questo non ha preso da me...casco sempre accidenti.
venerdiissimo
per me
Io tra poco vado da Antonio e gli dico: fammi carina. Taglia, colora, muovi. E lui farà il miracolo. Abitudine, anche questa: dai 12 anni a qui, senza mai cambiare.
Voglio vederlo Pupi sempre in piedi.
ma posso andare anche io da Antonio e chiedergli di farmi carina?
ole', un fine settimana "en travesti"
baci
Vieni! Antonio mi vuole bene e mi asseconda sempre. Suggerisco gli chatouche (?): sono un registered mark, colpi di sole fatti sulla testa cotonata. In effetti dopo mi fotografo con il mitico BB, così vi faccio vedere. Travestitismo vero, autentico. Bella l'idea. Ma alla mostra di Gilbert e George allora domenica proprio non puoi mancare. La gonna te la presto io.
Lo sapevo comunque che i post alcoolici (post nel senso di scritti, l'alcool ancora saggiamente in circolo) sono quelli migliori. Tra un siciliano e un piemontese ci cambierà la vita, oltre che la prospettiva.
urca, colpi di sole su testa cotonata suona come una via di mezzo tra una ricetta di vissani e una tortura di guantanamo
ma secondo voi il modo dire "rosso di sera bel tempo si spera" si puo' interpretare facendo riferimento al vino, per il rosso intendo, cosi' magari domani non piove?
beh, alcolici si spera meglio,da che mondo è mondo
jules se il detto volesse dir proprio quello che dici, ai tuoi ritmi questa terra sarebbe un deserto, un pò come la vineria di via de'serpenti da quando dipartisti per milàn.
petù, la notte se n'è andata come quella fucilata e al mio risveglio ho sentito le voci, ma non come sabato notte, quella passata, in cui due figuri eccessivamente romani se le dicevano di santa ragione a tal punto che - vi assicuro, a tal punto che - fummo costretti a chiamare la polìs. le voci continuavano, lui scese in strada e lei parve inseguirlo - ma'ndo voi annà a quest'oraaaa - poi la furia parve placarsi e al tempo s'affinava l'udito nella notte, scoprimmo sgomenti che ai piani alti, quello delle due gemelle brutte e acidule in concorrenza, si gemeva e ondeggiavano le molle, passava il tempo, le urla calavano e il ritmo sincopato del piacere in area gemellare aumentava, quei pensieri che ti trovi a pensare, nel buio della notte ti scaldi più vicino, l'aria si fa bolla - e conosciuta, riconosciuta - e proprio allora, esattamente allora, quando è quasi troppo tardi per non essere troppo tardi, citofona la polìs. ma come, romani molesti e a me suonate, dico io. siamo i carabinieri. ah, dico.
lampeggia la sirena, lame bluastre, delle voci per strada nessuna eco, incredibile e vero, da fuori non si sente, li farei entrare in camera per sentire anche loro, troppo disabije per casa, non vale la pane, buonanotte, misteri delle dinamiche dei tubi.
(scusate, scusate, scusi lei la madame, con le mani sui fianchi batte il tacco sul pavimento, è così che succede quando me ne dà un altro a credito, a fine mese saldo tutto, lo giuro)
walter, forse ieri ho esagerato, con il doppio
oggi ti faccio un gin tonic senza gin (anche perché effettivamente non ce l'ho)
Posta un commento