16.11.07

Ha ragione Crapanzano.

Abbiamo perso la buona relazione con l'immaginazione e con la speranza, con l'ottativo e gli stati d'animo congiuntivi delle nostre grammatiche.
Imperativo, presente, passato, trapassato. I miei tempi. Il futuro pochissimo.
Ma l'ottativo l'avevo proprio rimosso, schiacciata tra un'influenza, le urgenze del lavoro e della banca, settimane che sfrecciano davanti come dal finestrino di un treno. Già andate.

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8 commenti:

fiamma ha detto...

eddie brickell!:))

elena petulia ha detto...

Anni passati rotolandomi tra la Brickell e Tracey Thorne degli Everything but the girl.
Stamattina in macchina causa trasferta e causa influenza, ascoltavo l'ipod modalità brani casuali.
E' arrivata I feel fine dei Beatles. Quello sì, era un presente ottativo.
Le fidanzate, la felicità possibile, dieci parole per descrivere un mondo (love, music, feel, friend, heart, me, you, life, happy, yellow submarine, love ancora),gli stipendi e la carriera sempre e solo in crescita, le case, le case di vacanza, il colore degli abiti e delle parole, che profumavano di sogno reale. Arg.

fiamma ha detto...

mi hai fatto tornare in mente un sacco di canzoni del passato. sappilo.

ancheiohounblog ha detto...

volesse il cielo che ci fossero ancora i beatles; quanta acqua è passata sotto i ponti; meno male che è rimasto il vecchio zimmerman

fiamma ha detto...

purtroppo, zimmermann
(argh)

ancheiohounblog ha detto...

2 nn o 1 n

elena petulia ha detto...

bene fiamma! voglio la compilation
buona roma, qui milano

fiamma ha detto...

zimmerman?
zimmermann?
(un po' di chiarezza, suvvia!)