18.12.07

Paperi o non paperi?

Mi fa sorridere la nuova polemica contro Euro Disney, proprio nei giorni in cui ci passeggia Sarkozy.
"E’ incredibile - commentano alla Lav - che proprio un’azienda che ha in anatre come Paperino e oche come suo cugino Ciccio, le star del parco divertimenti, poi li serva sotto forma di foie gras nei suoi ristoranti".
Credo anch'io che le torture siano agghiaccianti. Detto questo e lo so che non dovrei dirlo, adoro il fois gras. Lo mangio pochissimo, solo quando so che è imperdibile. Come qui, un luogo magico in cui dormire e mangiare solo fois gras indimenticabile, magari andando in macchina a Parigi per vedere una partita di rugby. Rido. Sempre bello sognare. Fa bene all'umore.

11 commenti:

fiamma ha detto...

eh lo so. è inumano, è tremendo- ma è buonissimo:)
(e allora dovremmo anche lasciar perdere le aragoste. e le ostriche, poverine? no, no)
sembra un gran posto, quel ristorante- peccato che a parigi ci vada in treno e dunque niente

kink64 ha detto...

mi chiedo se al parco Asterix danno dei cinghialoni da mangiare con le mani.

jules ha detto...

Si è buonissimo. E in Inghilterra hanno messo in commercio una cosa chiamata Faux Gras che è una cosa simile prodotta con fegati di oche allevate libere e senza alimentazione forzata. A natale me ne portano una confezione e poi vi dico se è almeno simile all'originale...

elena petulia ha detto...

Rido, Stefano. E Jul: lascia giudicare anche me:-PP
Jul, andiamo a Partinico? Io potrei.

jules ha detto...

Forse devo lavorare. O, in alternativa, licenziarmi.
Sto raccogliendo le idee per valide alternative a quello che faccio

numero22 ha detto...

su sarko e la bruni non perdetevi l'articolo di annalena benini su il foglio.

numero22 ha detto...

siete tutti cattivi. certe cose si boicottano. non si mangiano.

fiamma ha detto...

faux gras no, per favore.

kink64 ha detto...

ma non era da ridere. da piccolo mitizzavo i banchetti di asterix e obelix, e pateticamente sognai di essere obelix una volta che a casa c'era salciccia di cinghiale.

Damiano Zerneri ha detto...

Durante la lavorazione della Grande Abbuffata i piatti della auto-mattanza culinaria di Mastroianni/Tognazzi/Noiret/Piccoli venivano cucinati giornalmente da uno chef di Fauchon (possibile? è un ristorante anche o solo un pizzicarolo superfigo... va be'). Insomma, il grande Ugo sbircia il lavoro dello chef e lo guarda pure mentre prepara il fois gras. Poi, finito il film, torna a casa con la ricetta e ci riprova, a fare il fois gras come lo chef di Fauchon.
Prova e non ri riesce. Non ci riesce una volta, due, tre , quattro e a strafottere.
Alla fine l'atterrito Tognazzi confesserà che aveva pensato seriamente al suicidio.

Peraltro, una volta letta (è infatti accessibile), la ricetta dello chef di Fauchon era particolarmente complessa. Comincia con l'individuare l'oca più adatta nell'aia, inseguirla in mezzo allo stormo col randello in pugno, tiràg el coll, prendere un coltello affilato, tirare su col naso che è inverno eccetera eccetera eccetera.
Neanche nel ricettario enciclopedico di Dumas padre s'è vista una roba così.
Aita.

numero22 ha detto...

eppoi non mi parlate di parigi.
da oggi e fino a gennaio. facciamo anche febbraio che c'è il mio compleanno e non si sa mai.