4.12.07

Wunderkammer


Mentre cammino per Bergamo dopo una Menabrea aspettando una riunione. Com'è la vostra wunderkammer? Io dopo vi racconto la mia.

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11 commenti:

ancheiohounblog ha detto...

ke è

jules ha detto...

un casino! tutto accatastato, una cosa sopra l'altra, non ci si capisce piu' niente; butto dentro tutto alla rinfusa e manco mi ricordo che cosa c'e', che poi gli oggetti piu' vecchi sono coperti di polvere e neanche li riconosco piu'. mah!?

Damiano Zerneri ha detto...

Manco io son sicuro d'avere capito...

Ad ogni modo ecco come me l'immagino codesta wunderkamer: tipo 40 mq - soffitti alti - una parete tutta libreria fitta - un grande tavolo da lavoro con appoggiato sopra un iMac da 24" - scultura di Willy Verginer come fermacarte- sotto il tavolo una cassettiera Olivetti Synthesis anni sessanta con rotelle - stampante laser a colori - a terra in un angolo stereo con pre e finale valvolari - diffusori da pavimento Sonus Faber alti n'metro e mezzo - prese di corrente q.b. - gruppo di continuità - connessione wi fi - cd e vinili in scatoloni - tela monumentale e minacciosa di Pierre Soulages sulla parete vuota - piante - porta finestra che dà su giardino d'inverno, due gradini sotto.

Se non va bene, calcola allora una roba coma la wunderkammer di Rodolfo II a Praga ai tempi arcimboldeschi.

numero22 ha detto...

io vorrei la wunderkammer di kiki de montparnasse -
oggi mi è presa così, scusate

elena petulia ha detto...

wunderkammer è scritto in oro, giallo sole barocco, pietra leccese
musica perfetta
stokke ultracomoda per leggere
ai muri un lucien freud e un ritratto di famiglia di vedovamazzei
un tappeto, volante
un computer, volante anche lui
una finestra grande e alta con gli infissi alti, che affaccia sui tetti e su un tramonto su genova (ma genova lontana, come dai navigli)
una porta che non deve essere chiusa, perché fuori non c'è alcun pericolo
matite colorate sul tavolo
parquet scuro per terra
i piedi scalzi
i bicchieri pieni
accessibile, molto accessibile

elena petulia ha detto...

Cara Gelsomina, come ti capisco. Io gioco gli stipendi da Madame V. Un bel salto, dalla Coop a lì. E devo la scoperta a Stella Vedovamazzei (Stella, sei citatissima, nella mia camera delle meraviglie!).

numero22 ha detto...

tu pensa che sul citofono volevo scrivere madame v poi mi hanno fatto desistere...

Anonimo ha detto...

Cara Elena, la tua WunderKammer mi rasserena...in fondo basta poco...persino non aver le scarpe...un bacio

numero22 ha detto...

sul tuo blog è già domani
buonanotte

elena petulia ha detto...

non so perché ma non riesco più a spedire commenti con il BB
in ogni caso, ne aspetto altre
(gelsomina, sei matta sul citofono! quando vieni a milano andiamo insieme)

numero22 ha detto...

si, a gennaio
prima passo da parigi però.
qualcosa troverò