19.2.08

La strada

A Milano è battuta da 1.600 clochard, secondo i dati di Croce Rossa. Mille e seicento, a Milano.
Oggi ne ho conosciuto uno.
Un uomo bellissimo, si vede ancora. Ero davanti alla scuola, aspettando Bianca, per farle una sorpresa e portarla a casa, prima di rivolare in ufficio.
"Una donna bella e di cultura come lei - stavo leggendo il libro - non può non apprezzare queste cose" e tira fuori una sfera di porcellana. "Vede, questo è il mondo, è la vita, e io la vendo per 5 euro".
"Mi deve scusare, ma non ho soldi"
"Allora mi invita a casa sua a bere il caffè e gliela porto"
Ho sorriso. Come spiegargli che volavo a salutare bianca, tornando subito indietro, che a casa sono senza caffè da una settimana, che sono sempre senza contanti, che ero piena di pensieri su come la vita prende le vie più strane.
"Dove lavora lei?"
Glielo dico. "Ah, vicino a dove vive la Cerini, la moglie di Enrico Baj. Ho vissuto con loro per un mese e mezzo. Adesso lei sta con Valpreda, sa, quello della bomba. Non si sa stare soli mai. Meglio un marocchino, piuttosto".
La vita è così. Prende le forme più strane, sì, componendo incroci.
E la cosa buffa è che come gli ho detto, lo avevo già incontrato.
Un pomeriggio al Dal Verme ad ascoltare Fassino e ad arrabbiarmi con Sgarbi.
Vendeva quadri, quella volta.
Intanto è tornata la ragazza rom di Porta Vercellina, con in braccio il fagotto, che avrà tre, quattro mesi.
Tutti e due lì, abbracciati sul ciglio della stessa strada, a raccogliere fortuna.

12 commenti:

Paolo Pantaleo ha detto...

Meno male che sei andata a prendere Bianca. Altrimenti avresti perso questo incontro per strada, e noi con te. Grazie.

Paolo Pantaleo ha detto...

Però compralo il caffè, come vedi può sempre servire.

Damiano Zerneri ha detto...

mument... ma non andavi a cialde?

ancheiohounblog ha detto...

scusa cara e, ma valpreda è morto nel 2002. Lui, il clochard, ha scelto la sua vita e tu non ti sentire in colpa se non hai tempo di comprare il caffè. Capita a tutti. elleacca

fiamma ha detto...

come fai a stare senza caffè? se non fai in tempo a comprarlo, te lo porto io venerdì:)

elena petulia ha detto...

Andavo a cialde e ci vado ancora. Il problema è che non vado a comprarle.
Valpreda: è vero. E l'ho pure incontrato a due funerali. Io non mi sento in colpa: ma è che la vita è molto buffa. Avevo appena letto dei clochard su corsera e subito ne ho incontrato uno. In queste giornate evoco le cose.

Stella ha detto...

Intanto è tornata la ragazza rom di Porta Vercellina, con in braccio il fagotto, che avrà tre, quattro mesi.



meno male Elena!!!

ti ricordi quando scrivesti che non aveva più la pancia...ma neanche il bambino....rimasi senza parole!!!

Stella ha detto...

ascoltare musica classica mi aiuta...

elena petulia ha detto...

E infatti. Sono due giorni che mi sento da un lato meglio. Dall'altro se penso a questo fagottino che passa le giornate in mezzo al traffico..
E' vero che è con la sua mamma, però.

Stella ha detto...

guardiamo la parte migliore....

pensa se venduto o.....non voglio nemmeno dirlo e mi fa male pensarlo!!!!

Stella ha detto...

vivi si ha sempre un'occasione...forse più di una...

Anonimo ha detto...

sui clochard concordo con elleacca, ma sulla mamma e il bimbo...ho pianto.dimmi solo se bianca ti ha fatto un sorriso enorme quanto il mondo e di più. era contenta della sorpresa?