11.3.08

Ring

Ring come bende alle mani, che ha una nuova puntata.
Ring, come io e il venditore di pensieri ieri, colpi che fanno male.
Ring, poi, anche, come anello che torna ad unire.
Ring come stare stesi a terra: è così che voglio stare. Ho deciso che mi alzo solo quando qualcuno mi tende la mano.
Così non preoccupatevi se non faccio ring ai vostri campanelli per invitarvi al cinema a cena in gita come faccio sempre. Ho solo bisogno di creare spazio e rovesciare prospettive. Sto dietro la porta e aspetto ring di campanelli, citofoni, telefoni.
Ma li aspetto tranquilla, eh. E lo scrivo solo per tranquillizzare voi.

2 commenti:

andrea ha detto...

dovesse venirmi un eccesso di buon umore, vado a trovare il tuo cacciatore di pensieri per ristabilire l'equilibirio.
ding don !

elena petulia ha detto...

Ma lui non c'entra.
Faccio tutto io.