14.4.08

Abracadabra

Di: C'è una donna che miamamiodia.
Stranissime pagine, quelle di Una donna di Esterhazy.
Sensuali, maschili, malate, sane.
97 - mi pare - donne, quasi concentriche, fatte di profumi, di fotografie rubate, di assenze, di ombre, di goulasch che cuoce, di pentole rovesciate. Che amano e odiano, riamate e riodiate, l'autore.
E' un consiglio di Gaspare di Cortina che non so se girare o meno a voi. Faccio così, lo lascio qui sul bancone, accanto allo zucchero.
E se ne berranno di caffè, in questa lunga giornata d'attesa.

3 commenti:

Paolo Pantaleo ha detto...

Ho preso nota, e caffè. Sarà un giornata lunghissima, e ho già un cerchio alla testa..

Damiano Zerneri ha detto...

Esterhazy non sapevo chi fosse prima di leggere il libro dello sguardo del flâneur. Incuriosiva che là dentro Esterhazy fosse, credo, addirittura, l'unico interlocutore di cui Hallberg postasse la foto!

Dopo, il libro ch'egli scrisse intorno alla storia della sua famiglia risultò a mio avviso troppo lungo e peso da leggere.
Il fatto poi che Esterhazy ne abbia successivamente pubblicato le "correzioni" dopo aver scoperto che il padre era una spia dei servizi segreti ungheresi, m'ha reso la cosa ancor più straniante.

Infatti chi se lo poteva comprare quel libro con le righe tirate in rosso ad evidenziare i luoghi del testo in cui l'autore era come dicesse: qua mio padre mi sembrava ancora una persona seria e invece tu guarda, era un bastardo spione, per cui ora lo correggo con la gomma per cancellare e col dolore dell'anima mia? Assurdo.

Invece questo qua delle novantasette donne potrebbe essere interessante. Ne ho lette critiche contrastanti, però il consiglio messo lì accanto allo zucchero me lo piglio e lo imberto nella tasca della giacca. Graz.

elena petulia ha detto...

Guarda, io lo salvo. Pagine bellissime. Altre no, ma alcune sì.