5.3.09

Sushibar, via cadore

Stasera con Clara ci siamo fatte coccolare da Tommaso. Senza ordinare nulla, ci e' arrivata una cena di crudi e poi di cotti straordinaria. Un jap mediterraneo, come dice Clara che mi incanta ogni volta che parla con il suo pragmatismo e con le meraviglie di famiglia che mi racconta, che mi scatenano risate piene di dolcezza.
Più che un sushi bar, un eccellente ristorante di pesce e non solo.
Cominciando con un mojito di rum nel bicchiere e un mojito di branzino nel piatto, menta e zucchero e sale. Continuando con una tartare di tonno alla siciliana, con capperi freschi e sale Maldon (dico io, per quella consistenza sotto i denti).
Shiromy soba, come primo caldo: strepitosi spaghetti con gamberi e verdure, per poi finire con un riso nonmiricordocome, con pollo fritto croccante e verza.

Insomma. Se ci andate. Dite: Tommaso, fai tu. Del resto li' si incontra anche Margherita Lubrano di Mama. E se non e' una garanzia questa.
La dedica pero' e' per la vecchietta e sua sorella gelsomina. Che si preoccupano per me. E per la vecchietta in particolare che oggi a pranzo, sentendomi parlare dei fagotti, si e' messa a piangere. Anche lei come olmo a volte capisce dolori che io a me stessa nascondo.
Melatonina e letto, sognando domani il ritorno dell'upbdm.

1 commento:

numero22 ha detto...

petulià mon amour