20.9.09

La conca d'oro

Albergo ad una stella (cometa), affacciato sulla piazzetta del comune.
Stanza numero 10. Ma ci danno istruzioni, seconda a destra, svolta a sinistra "perche' non ci sono i numeri sulla porta".
C'e' una Mivar 12 pollici. L'upbdm prende la sedia, si siede li' davanti e dice: vieni che guardiamo la tivu'. Senza riuscire a chiudere le persiane, che ancora un po' e l'uomo più' brusco del mondo cade di sotto, ci sdraiamo nel letto scricchiolante e instabile e lui dice: non posso pensare che dormo in questo paese. E' come dire dormire a Milanello invece che ad Appiano Gentile.
E io mi chiedo com'e' che il mio letto matrimoniale non s'e' mai rovesciato con tutte le notti in cui ci ho dormito da sola.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello! Ma la tivù era messa su un tavolino di formica?

gg

elena petulia ha detto...

Rido: non mancava nulla.
Ma ho capito solo ieri chi sei! Benvenuta.

Anonimo ha detto...

Grazie cara!
E' un vero piacere leggerti!
Mi ossigeni il cervello, ma ti confesso che spesso non capisco tutto quello che scrivi!
Peu importe, probabilmente è così che deve essere, in fondo nella vita non è che si deve proprio capire sempre tutto!

Un bacio a l'upbdm.

gg