Del brasato non dico, perche' e' perfettibile. Della polenta dico, perche' se la fai con farina di Storo viene perfetta, nel suo paiolo di rame che mi seduce con i colori che la fiamma ogni volta disegna.
Dei carciofi: puliti (come diceva lo chef l'altra sera: quando vi sembra di avere finito togliete ancora due foglie esterne) e tagliati a spicchi, messi in una teglia cosparsa da un velo d'olio. Pioggia di pane secco grattugiato con il prezzemolo e sale grosso (io Maldon) e pepe. In forno a 200 gradi per massimo 15 minuti.
La cosa che amo di più della cucina e' riutilizzare: pane vecchio che frullo al momento e addirittura la teglia con l'olio usato ieri per il radicchio tardivo.
Ecco li', proprio li', mi sento felice.
Soul kitchen.
2 commenti:
mi hai contagiata, anzi con le tue parole mi hai ricordato come si fa e come mi piace.
cucinare, intendo.
Cara. Ieri ho visto quel tuo nipote, odiatore professionista del carnevale. Come dice l'upbdm (mescolando pupi e luca: com'è che si chiama, lapo?. Baci alle due sorelle.
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