23.2.10

Fast-web

Scaglia la prima pietra.
Lui e gli strapagati city manager come Parisi. Mah. Mentre rimugino sui sogni che quegli uomini hanno saputo proiettare attorno a se' (mi viene in mente un mio capo che oggi diceva che gli yacht possono condizionare anche l'aria esterna che li circonda) ripenso al sogno rovesciato di un vecchio amico, il progetto Sloweb.

Per fortuna che c'e' Carlin Petrini, che il suo sogno slow non l'ha perso per strada.
Chi va piano va sano e va lontano.

2 commenti:

massimo ha detto...

sempre massimo 10/15 righe...sembrerebbe che neanche tu riesca a scrivere slow

Damiano Zerneri ha detto...

Premesso che non conosco bene i dettagli della questione (stamani dalla prima del Corriere Scaglia dice che "è roba da matti"; lo dice dal Sudamerica, poi magari non torna più), ma a me Parisi m'ha sempre suonato male, in particolare quando faceva il city manager (il nome fa un po' rideree, come Pippi Calzelunghe) al Comune.
Mi ha sempre lasciato perplesso la storia di questi manager(s) che saltabeccano da una poltronissima all'altra... che magari han fatto male in un'azienda, ma lo stesso son pronti a strapagarlo in un'altra.
Un po' come Ronaldinho quando arrivò al Milan (questa è una provocazione sui generis eh :-)