Ieri sera a detta dell'upbdm ho fatto il pane migliore di sempre.
Me lo dice felice del complimento che sta per farmi e io abbozzo.
Perché non ho usato il mio lievito madre (che ho resuscitato ieri), ma il comune lievito di birra del supermercato.
Impasto e dosi a caso, lievitazione di un paio d'ore e poi cottura nel forno acceso al massimo.
E questo calore vicino ai 300 gradi lo fa in effetti esplodere di felicità.
Con o senza la madre.
Oltre ai fagotti, anche il pane mi abbandona e va per la sua strada.
Che destino.
5 commenti:
come direbbe woody: 'basta che funzioni!'
:)
per aspera ad astra...
il mio ex marito, invece, avrebbe detto che il meglio è nemico del bene. nessuno ti abbandona, ci sono tanti modi per camminare insieme. Il lievito ha solo bisogno di una pausa di riflessione ;-))
Stasera vediamo. Stamattina alle sette ho impastato.
c'è stato un tempo in cui mi ammattivo anch'io col pane e quando per me era perfetto non lo era per figlio e marito. E viceversa. Ora lo faccio come viene. E viene. Nel senso che tutti lo mangiano e dicono "Eh, il pane della mamma"...
Bellissimo, il pane della mamma...
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