5.9.10

Il pane nuovo

Non e' il capolavoro che mi sarei aspettata, di lievitatura. Lo sforni e sembra di essere nel forno di Angelina a Tricarico, con i ruccoli appena usciti. L'acido del lievito fa felice me e Bianca ma non Olmo e l'upbdm, che non riescono a mangiarlo.
Io invece sono felice. E domani ripanifico. Questo pane ha tutto il sapore del tempo che passa e della polvere che leviga da sempre le strade del mondo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lievito ergo sum? (Nel mio lavoro, poi).

A me il pane veniva sempre pietroso, con una densità seconda soltanto a quella dell'uranio.
Quando lo mettevo nello zaino, per la montagna, facevo allenamento con peso supplementare.
Buonamente invidio i panificatori di successo.
Sorrisi.
Rigus

elena petulia ha detto...

Vista la soddisfazione che dà, a me è trapiaciuto. Ma l'upbdm ha sentenziato che il peggiore in assoluto mai fatto.