13.9.10

Ricordi di scuola

Rassicuro Bianca su tutto: andra' bene, andra' tutto bene sempre. E' tutto facile e se non lo sara', o non sara' divertente, cambieremo.
E mi confronto con la piccola me, costretta al Collegio di quelle fanciulle, che immaginavo tutte eteree, biondi capelli raccolti e abito bianco vaporoso. Io mora e corta e storta con la mia ansia, che andando a scuola al colloquio con la preside raccolgo per strada castagne matte nella gonna, facendole precipitare sul pavimento in marmo del salone non appena lei entra.
Qui non ci si comporta cosi'. Sei sicura che ti impegnerai al massimo, che sarai all'altezza di questa scuola?
E mentre io dico no con tutta me stessa, mamma diglielo ti prego diglielo, sento mia madre dire: si', lo sara'.
Come un anatroccolo, mi sono legata alla prima persona che ho visto, la bidella Jole. Affettuosa come volevo.

1 commento:

Giovanna ha detto...

Bianca è di un'altra generazione, e sa che l'alternativa è un'opzione dignitosa, non una sconfitta vergognosa. Sarà bravissima, come la sua mamma, che le insegna a vivere e non a comportarsi.
Non pensavo che Amelia (la direttrice che ammalia, la chiamavo io) avesse turbato anche la tua infanzia. Quella che c'era prima era dolcissima, sembrava Golda Meir. La mia protettrice era Bice, la maestra dell'asilo.
Che grande, l'upbdm. Se continua così dovrai cambiare l'acronimo.