In vespa stamattina ero un ufo: un'allegria che non so da dove mi sia uscita.
Con le lacrime dal ridere pensando a tutto, con Night fever in loop: la pazienza infinita dell'upbdm alle mie rabbie e la mia pazienza infinita alle sue lentezze, olmo che risponde a me che gli dico: olmo, ultima mattina in cui esci da questa porta con la cartella "mamma, chissa' se e' vero", io che arrivo a casa alle otto e mezza ieri sera e trovo la cucina esplosa dopo che i bambini ieri pomeriggio hanno deciso, in casa da soli (tata ammalata al pronto soccorso) di farsi da soli i pancakes e burro colato ovunque, io, raquel, valeria e andrea al caffè napoletano con andrea che ci racconta che e' della camorra e i camerieri che ci servono sorridenti senza fare una piega, io che alle dieci e mezza di sera cucino tortellini a bianca appena tornata entusiasta dal teatro di Peter Brook e che non la smette di raccontare, l'upbdm che non osa farmi domande e alla fine se ne esce con le più' comiche (ma se chiamo il numero mi risponde una persona?), io che lo aspetto al bar per il caffè' e lo vedo sfrecciare via in vespa, dimenticandosene, la cucina che arriva il 9, le telefonate del notaio che il rogito di venerdì' e' in forse.
Ridere fino a piangere e piangere fino a ridere. Non so dove inizia l'uno e finisce l'altro.
4 commenti:
Male che vada, coi diritti della serie televisiva che puoi fare su questa storia ti compri Villa Necchi e non se ne parla più.
Rido: ottima idea. Dal tennis alla piscina, aspettando tutti gli amici del mondo. Ne ho scritto un sunto, ma ci sarebbe da fare un volume. Non riesco a smettere di ridere.
Il riso è la più laica delle preghiere. Ti dirò che al pensiero dell'upbdm che si pone interrogativi esistenziali viene da ridere anche a me.
Se prendi la Villa posso fare la colf? mi accontento del capanno in giardino, poi col favore delle tenebre rapisco anche qualche fenicottero da Villa Invernizzi, due pavoni, un cervo e chi ci va più in vacanza?
Affare fatto.
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